Giovedì 27 febbraio, Teatro della Pergola, ore 18
Il professor Sergio Givone incontra la compagnia di Operette morali. Ingresso libero.
Mentre proseguono le repliche delle Operette Morali in scena fino a domenica 2 marzo, domani, ore 18, il professor Sergio Givone incontra la compagnia al Teatro della Pergola: Renato Carpentieri, Victor Capello, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis, Barbara Valmorin.
Coordina Riccardo Ventrella.
Ironico, arguto, sorprendentemente contemporaneo. Questo è Leopardi secondo Mario Martone, che – già regista della pellicola Noi Credevamo e in questi giorni al montaggio del film biografico sul poeta recanatese – continua il suo viaggio nell’800 italiano. Martone da un capolavoro della letteratura italiana trae uno degli spettacoli teatrali di maggior successo degli ultimi anni Operette morali (Premio Ubu per il teatro 2011 e Premio La Ginestra 2011 per la miglior regia, Premio dello spettatore 2012 Teatri di Vita di Bologna) frutto dell’adattamento di Ippolita di Majo, di 14 quadri tratti dall’opera che Leopardi scrisse tra il 1824 e il 1832.
Lo spettacolo si apre con La storia del genere umano, con i molti errori commessi nella creazione dagli dei, e continua con i dialoghi tra la Terra e la Luna, Timandro e Eleandro, Federico Ruysch e le sue mummie, esseri umani famosi e meno noti, la Moda e la Morte, e poi ancora il Gallo silvestre, il Venditore d’almanacchi e il Passeggere, i filosofi Plotinio e Porfirio, Tristano e l’amico, Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez, che chiudono lo spettacolo davanti a una vela mossa dal vento.
Con Operette morali sbarcano sulla scena, dunque, i temi più profondi del poeta di Recanati, ma in una lingua e con una struttura viva e moderna più simile alla commedia che al teatro classico. Sullo sfondo di una scenografia immaginata dal grande artista Mimmo Paladino come una proiezione onirica in continua trasformazione, i nove attori che interpretano quaranta ruoli sono presenze rubate alla casa del poeta e danno voce e volto a quei dialoghi che dopo oltre un secolo svelano la loro natura teatrale. La musica per il Coro di morti porta la firma del compositore Giorgio Battistelli, prezioso completamento di un cast d’eccezione, le sonorità sono elaborate da Hubert Westkemper e le luci sono di Pasquale Mari.
Teatro